La vacanza è praticamente finita, ci resta questa giornata a Passau e poi domani dovremo affrontare il ritorno, studiando bene una tappa intermedia per spezzare una giornata intera di viaggio.
La colazione in albergo costa sei euro a persona, non é abbondante come al solito ma può andar bene per una giornata di riposo, ci danno yogurt con cereali, un panino dolce, uno salato ed un caffè,
ci sarebbe una seconda bevanda ma non la prendi perché deve essere The o cioccolata caldo e non il latte, che avrei gradito.
Si sta così freschi in questa stanza cabina che me ne resterei qui a dormire tutto il giorno ed ascoltare le paperelle che chiacchierano sul Danubio, sotto la nostra finestra.
Il cielo è limpido e tra poco il sole tornerà cocente.
La mattina sarà dedicata allo shopping senza soldi, una pratica complessa che non sono sicuro di avere appreso.
Per fortuna mi sono lasciato tentare da mille cose ma poi le ho riposate prima di pagare, la coscienza è stata più forte del demone dello shopping.
Nel centri commerciale c'è la catena che vende il caffè e tutti gli utensili per la casa, si chiama Tshibo in Germania ed Eduscho in Austria. Ha il caffè ad 1€, così ci fermiamo per prenderne due.
Io mi siedo al tavolino con il mio caffè, poi arriva Simona e fa un macello, gli cade la borsa dalla spalla che rovescia la tazza di caffè bollente dappertutto, sul tavolino, sui miei piedi, sulla sua borsa, sulla mia bandana appena lavata e ovviamente per terra.
Con la faccia chiaramente mortificata ed un attimo di panico guarda imbambolata il casino appena combinato, quando in un baleno spunta fuori la ragazza del bar con in una mano lo
straccio e nell'altra i tovaglioli di carta ed in men che non so dica ripulisce tavolo, sedie, pavimento e le braccia di Simona. sostituendo poi la tazza di caffè appena versato con una nuova fumante.
Questa efficienza e cortesia quasi spaventa, Simona ha causato il danno ma é la ragazza del bar a sembrare mortificata per l'accaduto.
Per pranzo ci accontentiamo di un panino al pesce preso dal solito Nordsee ed un brezel ricoperto di formaggio prosciutto ed ananas, dal sapore davvero particolare.
Al bagno del centro commerciale c'é un tasto per pulire la tavoletta del water, appena lo premo spunta un braccio con il disinfettante e la tavoletta ruota facendo un giro completo sotto il getto del disinfettante.
Ho ancora un pò di fame ma il
Granatsplitter, uno strano dolce a forma di vulcano ricoperto di cioccolato con in cima una colata di lava bianca ci mette definitivamente ko.
Dentro ha un impasto morbido di pan di Spagna al burro e cioccolato che credo non digerirò mai.
Con 5€ che sono il prezzo di un deodorante ipoallergenico in italia, qui in Germania prendo quattro deodoranti ed un bagnoschiuma ipoallergenici, un dentifricio biorepair,
una confezione doppia di assorbenti, una bottiglia d'acqua e due confezioni di filtri per il The. Per forza che vivono bene senza sentire la crisi qui in Germania.
Passeggiando per il centro troviamo la casa delle marmellate, ne provo qualcuna, sono ottime, Quella all'Aperol Spritz è straordinaria ma zenzero e chardonnay è da orgasmo.
Le prendo entrambe e ci aggiungo un ottima composta di cipolle, peccato che quando tento di pagare, il pos non mi accetta la carta di credito e devo rinunciare ad una serie di deliziose colazioni.
Da un internet Point prenotiamo un albergo economico in Italia per riposare una notte e spezzare il viaggio di ritorno. L'economia e l'onesta italiana si fanno subito sentire 65€ senza
colazione e nemmeno era specificato al momento della prenotazione.
Anche lo shopping è faticoso, sono più stanco e sudato di ieri. Rispetto a quando siamo partiti ora i bagagli si sono triplicati e sarà faticoso trasportarli.
Come potevamo non approfittare dei prezzi dei supermercati locali? e non abbiamo ancora preso le casse di birra da riportarci in Italia.
All'ingresso dei supermercati ci sono le macchinette mangia bottiglie, per una bottiglia di carta ci ha dato uno scontrino di venticinque centesimi
che poi ci è stato scontato alla cassa dal conto della spesa.
Se ci fossero anche in Italia non avrei l'auto piena di bottiglie di plastica e risparmierei un bel po' di soldi sulla spesa.
Prima di rientrare in camera chiediamo al "Bayerischer Lowe" se accetta le carte di credito e ci dice di si. Per l'ultima cena tedesca, andremo nel nostro ristorante preferito di Passau.
Stasera si esagera, zuppa di panna e cipolla con i crostini e
Tafel splitz, un piatto austriaco che adoro.
La weiss bier scura è buona l'ho quasi finita prima di iniziare a cenare, la chiamano
Dunkel o a volta
Hell e non ho ancora compreso la differenza.
La zuppa è favolosa, sono rimasti bravi come una volta, anche il cameriere che ci serve è lo stesso anche se lui non può ricordarsi di noi.
Il Tafel splitz é in realtà qualcosa di diverso da quello che mi aspettavo, un arrosto di maiale sottile in salsa alla panna,
servito con patate al forno e crauti rossi, buono ma troppo diverso dal quello favoloso dei 12 apostoli a Vienna.
Sto finendo la mia seconda birra ma non andrò oltre, meglio fermarsi fin che si è in tempo.
Ho mostrato al cameriere la foto scattata in questo locale due anni prima, si è messo a ridere, non perché ci abbia riconosciuto,
ma perché gli sembrava buffo che fossimo ritornati nello stesso posto dopo due anni.
Dopo la cena per smaltire il cibo decidiamo di camminare lungo l'Inn fino all'incrocio dei fiumi per poi ritornare dall'altro lato,
lungo il Danubio. Una passeggiata che ci impegna per più di un ora e trenta e che mi ha veramente stancato.