Stamane il cielo non si vede, è ricoperto da una fittissima nebbia, il meteo sarà una sorpresa che sveleremo durante il viaggio.
Facciamo colazione in una bellissima sala con dei grandi tavoli in legno massello scuro che mi porterei volentieri a casa.
Tra due giorni arriveremo a Passau, ed il nostro viaggio sarà finito, devo cominciare da subito a mettermi a dieta. Infatti, faccio colazione con un solo panino ripieno di una crema a banana e cioccolato, immerso nel caffellatte ed un panino con i salumi accompagnato da succo d'arancia.
Mentre mangiamo un enorme cane bianco dal pelo morbido si affaccia nella sala e si aggira tra i tavoli con la speranza di rimediare qualcosa ma la padrona ci chiede di non dargli da mangiare.
Pago il conto della camera, accarezzo il dolcissimo cagnone ed andiamo via.
In centro sono spuntate dal nulla delle bancarelle, vendono salumi, carni, verdure, pane e dolci. Ne approfittiamo per comprare dei panini per il pranzo e dei dolci.
Stamattina la pedalata è tranquilla, su strade asfaltate di periferia, l'aria è fresca, la nebbia bassa opacizza ogni cosa rendendola eterea.
Siamo appena usciti da un magnifico tratto di bosco disegnato intorno allo sterrato della ciclabile, sembra di attraversare degli archi di piante che si chiudono sulle nostre teste.
Le nebbie si sono lentamente diradate ed ed è venuto fuori un limpido cielo azzurro ed un tiepido sole, è il momento di stendere i panni bagnati sulle bici ed approfittare del sole per farli asciugare.
Ogni tanto spuntano degli strani cartelli di pericolo, sono così buffi che decido di fotografarli.
Alle 12:00 ci fermiamo per fare uno spuntino, abbiamo una pizza fritta dolce, ripiena di marmellata e ricoperta di zucchero, buonissima e grassissima, la mangiamo interamente per poi sentirsi subito un po' appesantiti.
Prima di Pebach c'è un laghetto balneabile ad accesso pubblico, no so a che temperatura sia l'acqua ma dopo aver mangiato quel mattone di dolce fritto non voglio nemmeno scoprirlo.
Pedaliamo senza sosta fino all'ora di pranzo ed approfittiamo di una panchina al centro di Marktl per pranzare.
Al mercato nella piazza di Muhldorf avevamo comprato due panini con i semi e cereali, delle fette di arrosto già cotto, quello che vendono ai banconi salumeria nei supermercati ed una lingua di pane al formaggio e speck. Nei giorni scorsi avevamo poi rimediato a colazione dei formaggi fusi a vari gusti, molto utili da spalmare nei panini.
Manca solo il caffè che dato il costo eccessivo è stato sostituito da una bella palla di Mozart, un tipico cioccolatino austriaco di cui sono ghiotto.
Dopo pranzo é sempre più difficile pedalare, su una salita di una certa intensità ingrano la marcia leggera e comincio una lenta scalata quando improvvisamente scorgo una sagoma nera e rossa alla mia sinistra che mi sorpassa in scioltezza. Deve essere un miracolo, perché si tratta di Simona che invece di scendere e spingere la bici a piedi mi ha addirittura sorpassato.
Nella riserva naturale dove oltre a vedere gli uccelli e pescare la gente viene a fare il bagno ci fermiamo ad un chiosco per bere qualcosa di fresco, io prendo una radler ghiacciata e Simona una coca cola per riprendersi dal calo di zuccheri dovuto forse allo sforzo eccessivo nella pedalata in salita.
Nella riserva ci sono delle spiagge di ghiaia bianchissima, la gente viene qui con le famiglie e fa il bagno. Per curiosità infilo una mano nell'acqua per testare la temperatura dell'acqua che non mi sembra affatto fredda.
Gli ultimi chilometri dopo la birra riserva di energie della birra, sembrano più leggeri, arriviamo a Simbach per le 17:00.
Attraversiamo il ponte per raggiungere il centro informazioni di Braunau, la cittadina aldilà del fiume e ci rendiamo conto di essere entrati di nuovo in territorio Austriaco.
Le due cittadine separate solo dal fiume sono una tedesca e l'altra Austriaca.
Decidiamo di fermarci in quella austriaca e troviamo un albergo proprio nell'enorme piazza del centro, il "post hotel".
Ha un aspetto settecentesco, sembra un po' di essere tornati indietro all'epoca della principessa Sissi. Il pavimento é ricoperto di moquette e le lampade dorate al muro sembrano provenire direttamente dai palazzi imperiali austriaci.
La stanza che ci assegnano è enorme, ha un ingresso con lettino singolo ed un bagno, poi attraverso un arco si accede nella camera con letto matrimoniale e salottino per guardare la tv.
Scendiamo a fare un giro in centro prima che faccia buio in cerca di monumenti da visitare.
Nella cripta della chiesa piccola c'è un monumento ai caduti della prima e seconda guerra mondiale. Le chiese sono chiuse e dobbiamo rimandare la visita a domani mattina.
Dopo un giro di ricognizione dei ristoranti locali torniamo su in camera a fare una bella doccia calda.
Sono quasi le 19:00 e Simona rompe che ha fame, così scendiamo subito e mi lascio trascinare in un ristorante asiatico a buffet.
Non è un gran ristorante, è pulito ma la qualità dei cibi è pessima.
Nonostante tutto mi riempio di cibo fino a scoppiare, mi faccio un piatto di primi vari, uno pieno di fritti, due piatti di secondi vari, una grigliata di pesce ed un piatto di frutta e dolci.
Tutto annaffiato da un ottima weiss bier, chissà il mio fegato cosa ne pensa di questa alimentazione a base di grassi animali e birra che ho adottato ormai da una settimana.
Se non passeggio almeno per un ora o più posso scoppiare, per questo odio i ristoranti a buffet e preferisco pagare tutto quello che mangio.