Stamane la colazione nel nostro albergo è cominciata con un buffet talmente esagerato che non sono riuscito a stargli dietro.
C'era veramente di tutto, le più svariate marmellate, vari tipi di dolci e ciambelloni, cereali di ogni tipo da gustare con dell'ottimo yogurt fresco, croissant con la crema e semplici ed una parte dedicata al salato piena di salumi, formaggi di vario tipo, uova sode, uova strapazzate, crepes da condire, pancetta in padella, wurstel e salsicce e tantissime altre cose che non ho fatto in tempo a provare.
Anche qui a Vienna ho preso la mia bella tazzona di latte fregandomene della colite che da quando sono qui in Austria sembra essere soltanto un lontano ricordo, qui posso mangiare e bere di tutto senza avere problemi. Di sicuro il merito sarà di questi ritmi di vita blandi senza stress e pieni di movimento e vita sana, di questo latte proveniente da mucche che pascolano in vasti e verdi campi e della qualità dell'aria che sembra eccezionale.
Siamo seduti al tavolino della lavanderia a gettoni aspettando che in soli 30 minuti, spendendo solamente 5€, tutti i nostri panni sporchi vengano fuori puliti ed asciutti.
Non è stato facile comprendere il funzionamento di queste infernali macchine a gettoni, districarsi tra i distributori di saponi e detergenti, scegliere ed impostare il programma di lavaggio e cambiare i gettoni ma per fortuna uníeroica signora è accorsa in nostro aiuto spiegandoci tutto almeno tre volte.
Mi sembra di vedere una tipica scena dei film americani, dove qualcuno ammucchia una catasta di panni sporchi e si reca alla lavanderia per pulirli. Nella lavanderia quasi serpe incontra l'anima gemella o qualcuno da portarsi a letto che se ne sta in reggiseno ad aspettare che i panni siano puliti per poterli indossare di nuovo.
Cosa che nella realtà è ben differente, qui si incontrano mamme con bambini irrequieti, quasi sempre extracomunitarie, qualche strano tipo tatuato ed una coppia di turisti italiani che avendo viaggiato in bici per una settimana non hanno nemmeno più un panno pulito su cui poter contare.
Passa veloce il tempo in questa lavanderia a gettoni di Vienna, sorseggiamo un caffè lungo austriaco seduti ad un tavolino con vista strada dove posso osservare le persone passare. Al termine del ciclo di lavaggio ed asciugatura i panni sono usciti fuori ancora bagnati, così una gentile signora ci ha spiegato che dovevamo fare un ciclo di asciugatura extra se li volevamo asciutti. Abbiamo preso altri gettoni ed avviato un ciclo di asciugatura aggiuntivo di 20 minuti che mi ha dato modo di terminare la parte mancante del racconto di viaggio. Fuori è una bella giornata, splende il sole e la gente passeggia indaffarata per la strada, i negozi sono tutti aperti ed un gran via vai di gente educata e silenziosa rallegra l'atmosfera.
Abbiamo tre giorni a disposizione per visitare la città e non vogliamo trascurare niente, come già fatto in precedenza in altre città ci toccherà camminare tanto, dalla mattina alla sera fermandoci solo per i pasti.
Date le previsioni meteo di stamane, siamo usciti dall'albergo attrezzati per la pioggia, soltanto che di pioggia non se ne vista neanche una goccia, il sole ha continuato a splendere alto tra le nuvole nel cielo per tutto il giorno che abbiamo dedicato principalmente alla visita dei musei imperiali.
I biglietti dei musei non costano poco qui a Vienna e se possibile conviene comprare le card cumulative per visitare più musei, così abbiamo preso quella dei musei imperiali più museo di Sissy.
In mattinata abbiamo visitato la regia cittadina di HofBurg e la caldissima Casa delle farfalle (Schmetterlinghaus), dove è possibile passeggiare in un clima tropicale in mezzo a migliaia di farfalle colorate.
Subito dopo la visita al palazzo abbiamo deciso di fare una sosta veloce per pranzo, così ci siamo recati da nordsee dove abbiamo mangiato soltanto un panino al filetto di pesce, in modo da lasciare spazio ad una fetta di dolce pomeridiana ed una cena abbondante.
Dopo pranzo siamo andati a visitare la residenza estiva dei reali, la
Reggia di Schönbrunn dove la mia idea di
Sisi, la famosa principessa è cambiata radicalmente.
Bastano poche fermate di metropolitana per raggiungere la residenza estiva dei reali.
Storicamente Sisi non è la dolce e gentile ragazza che ci hanno raccontato i film a lei dedicati, la gente non l'amava particolarmente ed era sempre criticata dall'opinione pubblica.
La sua figura controversa, oscura e riservata non è mai stata importante storicamente, almeno fino alla sua morte, quando è stato decido di costruire il personaggio della bella e giovane principessa Sissi.
La regia di Schönbrunn è enorme e richiede una giornata intera per una visita completa, si possono visitare i giardini del principe ereditario, il castello con le sale di rappresentanza, gli appartamenti privati di Francesco Giuseppe ed Elisabetta e le sontuose sale settecentesche dell'epoca di Maria Teresa, il famoso labirinto, la terrazza panoramica della Gloriette ed i Forni di corte di Schönbrunn dove è possibile assistere alla preparazione con degustazione dello strudel.
Non avendo molto tempo a disposizione, è necessario decidere cosa vedere e noi abbiamo scelto di vedere soltanto il castello.
Nel tardo pomeriggio, dopo aver visitato la reggia di Schönbrunn ci siamo ritagliati un momento di estrema dolcezza, in centro, dietro l'affascinante palazzo dell'opera, il Sacher Hotel ci ha servito una delle meraviglie dolciarie del mondo.
Molto più affollato e meno affascinante di quello salisburghese non ha peccato però in qualità, la torta servita è esattamente la stessa di quella di Salisburgo, precisa identica e buonissima. Qualcosa che non si può descrivere a parole, può essere soltanto provato, rigorosamente in originale, tutte le altre Sacher che si mangiano in giro per il mondo non si avvicinano nemmeno lontanamente alla Sacher originale e vale la pena di venire fino in Austria anche soltanto per provarla.
All'imbrunire abbiamo approfittato per fare un salto alla storica ruota panoramica del Prater, e guardare la città dall'alto dipingersi di ombre e colori dorati.
Il Prater, Volksprater o Wurstelprater come viene chiamato dai viennesi non è un parco giochi supertecnologico e moderno ma un vecchio parco giochi dal sapore di tempi andati.
La Riesenrad, la famosa ruota panoramica risale al 1897 ed è stata in parte ricostruita dopo l'incendio del 1945. Per Vienna è diventata ormai un simbolo pagano, il luogo ideale per i turisti dove poter fare una foto ricordo della città. Un giro sulla ruota dura circa 20 minuti e permette di osservare la città dall'alto, scorgere i tetti degli edifici più importanti, osservare la differenza tra la parte moderna e quella storica della città e gustarsi un momento di puro romanticismo. Ci sono addirittura dei vagoni adibiti a ristorante, del quale non voglio nemmeno sapere il costo.
Anche il parco è ricco di attrazioni, il Planetarium, i baracconi per il tiro a segno, le vecchie montagne russo e i trenini dell'orrore hanno un sapore di tempi andati.
Le attrazioni moderne sono invece temerarie ed esagerate e ce ne siamo tenuti alla larga, non abbiamo il fisico e la voglia di farci strapazzare da calcinculo sospesi a 100 metri dal suolo, molle che ti lanciano nel cielo, cadute libere da altezze improbabili ed altre folli attrazioni che sarebbero utili ad allenare aspiranti astronauti.
Quando si è fatto buio abbiamo deciso di tornare in centro e come per magia, per la terza volta in un punto imprecisato dell'Austria, senza darci appuntamento abbiamo incontrato il nostro gruppo di amici delle sere precedenti. Gli abbiamo chiesto dove poter andare a mangiare qualcosa, visto che alcuni di loro vengono spesso qui a Vienna e ci hanno suggerito un locale.
Ovviamente abbiamo sbagliato e siamo finiti da un'altra parte, in un osteria storica chiamata
Cantina dei 12 apostoli (Zwolf Apostelkeller), precisamente in via Sonnenfelsgasse 3.
Una cantina storica ricavata nei sotterranei di un palazzo, risalente pare al 1100, in stile rustico con i tavoli e le panche di legno, le pareti scavate nella roccia il buon vino ed un ottima cucina austriaca. Ci siamo sfondati di cibo, tanto che è stata una vera impresa riuscire a terminare le portate che avevamo ordinato.
La cosa più particolare che ci hanno servito, in mezzo ad una grigliata di carni miste è stato il sanguinaccio fatto con il vero sangue di maiale. Qualcosa che somigliava a delle fette di carne scurissime. Una volta tagliate ci sia accorgeva di una consistenza molliccia, come di crema addensata, cotta al forno o alla brace dal gusto molto intenso che non è piaciuto a Simona. Ho provato a mangiarlo tutto io ma non ci sono riuscito, era un sapore così forte da poterne mangiare una quantità limitata per non sentirsi appesantiti o disgustati ma che valeva la pena di provare almeno una volta nella vita.
Questo locale ci è talmente piaciuto da riprometterci di tornare qui almeno un'altra volta prima della nostra partenza da Vienna.
Vienna ci è piaciuta talmente ed ha tante cose interessanti da visitare che abbiamo deciso di prolungare la nostra permanenza in città boicottando la sosta di due giorni a Monaco, programmata per il viaggio di ritorno.
Tornando in albergo non ho potuto fare a meno di notare che subito fuori dal centro storico ci sono tantissimi night club e sexy shop, considerando che qui le ragazze sono di una bellezza disarmante, sarebbe interessante fare un salto in qualcuno di questi locali.
Il locale più strano che abbia notato si trova vicino alla fermata della metro dove scendiamo per raggiungere il nostro albergo, è una sorta di piano bar che da sulla strada con donne seminude esposte in vetrina o sedute al bancone del bar. Sembra semideserto e mi chiedo che tipo di drink possano servire e da che persone sia frequentato....