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Introduzione Viaggio

Salento (agosto 2007)
Prima volta in campeggio e prima vera vacanza con Simona, se consideriamo vacanza il fatto di stare fuori di agosto e per un periodo superiore ai weekend allungati di 3 giorni.
Ti aspetti sempre qualcosa di peggio quando ai comodi alberghi, sostituisci la soluzione più economica chiamata campeggio. Ma considerando che è mattina, sono ancora vivo, ho appena finito una completa e salutare colazione e sono a due passi dal centro storico di Otranto, non ho di che lamentarmi.
Non sembrava cominciato male il nostro viaggio, con una partenza intelligente alle 4:00 del mattino da Roma, che avrebbe anticipato l'esodo di ferragosto ed il caos solito per uscire da Roma.
Chissà perché in italia tutti vanno in vacanza ad agosto, precisamente nella settimana di ferragosto, dimenticando che il tempo consente delle meravigliose vacanze nei mesi di luglio e settembre, quando i clima è migliore ed i prezzi sono meno della metà.
Forse tutti, come anche noi, sono obbligati dai datori di lavoro a starsene in ferie proprio nei giorni di chiusura estiva delle aziende. Ci sarebbe allora da obbiettare del fatto che per un precario come me, non dovrebbero esistere obblighi di giorni ed orari lavorativi, ma questa è una storia diversa e già conosciuta da chi ha inventato e usa i nostri contratti per sfruttarci...

Siamo arrivati nella bellissima e calda terra del Salento, due giorni fà, dopo aver visitato Alberobello, Locorotondo, le spettacolari grotte di Castellana e lo Zoo safari di Fasano in una sola giornata.
Per una notte siamo rimasti in un tranquillo e pulito hotel di Alberobello, a due passi dal centro e neanche troppo costoso, ma poi è cominciata l'avventura. Dal primo giorno l'auto ha cominciato a surriscaldarsi perché nel radiatore pareva essere sparita ogni traccia di un passaggio d'acqua, forse la sete era stata tanta nel caldo pomeriggio allo Zoo Safari quando siamo stati costretti a girare in prima marcia per qualche ora...
A macchina spenta allora, in discesa nel traffico, rallentando e frenando con il freno a mano, siamo riusciti a raggiungere un area di servizio dove il benzinaio ha riempito il radiatore di acqua, forse anche troppa per i gusti di una opel.
Una sosta obbligata alla piccola ma suggestiva Abbazia di Santa Maria in Cerrate, dove, come da strana persecuzione personale a me e Simona, al posto del solito e fastidioso matrimonio, c'era una maledetta mostra d'arte pittorica. Nemmeno tanto brutta, se non fosse stato per il fatto che ricopriva affreschi risalenti al medioevo.
Abbazia di Santa Maria di Cerrate
Una chiesa a misura di uomo e di Dio, dove si respira il tempo antico ed una pace irrazionale, anche il vento pareva essersi fermato e se ci avesse tenuto un lungo monologo il custode del piccolo museo annesso all'Abbazia, ci saremmo domandati se in quel momento al mondo esistessero altri esseri umani sulla terra a parte noi, in quel fantastico mondo sospeso nel misticismo del tempo e di una fede presente e rassicurante.

Dopo la visita all'Abbazia, come da programma ci siamo recati a Torre dell'Orso, dove ci attendeva lo splendido campeggio con piscina che avrebbe ospitato i nostri giorni nel salento. Ma l'avidità e la stupidità dei gestori del campeggio La Sentinella, ci hanno spiazzato e stravolto l'intero programma.
divieto campeggio la sentinella
Nonostante avessimo le email stampate del campeggio dove ci garantivano la disponibilità in qualsiasi periodo dell'anno ed in particolar modo nella settimana di ferragosto, per cui non era necessaria alcuna prenotazione, con una leggerezza e sorrisino quasi sconcertanti, ci è stato detto che non potevamo campeggiare li, perché proprio il giorno precedente erano arrivate quattrocento persone inattese e quindi il campeggio era pieno.
La disperazione e lo sconforto ha fatto crescere in me una rabbia tale che avrei dato fuoco al campeggio intero, proprietari inclusi se avessi potuto. Ma il dispiacere di bruciare poi, alberi innocenti e persone ignare dell'incompetenza dei gestori, mi hanno fatto desistere, concentrando la rabbia sulle chiamate al 113 ed il codacons, che sono stati incapaci di offrire una soluzione al problema, tranne quella di dire che la zona è piena di alberghi. Giustamente, perché mai uno deve andare in campeggio quando ci sono gli alberghi liberi? Forse perché si hanno pochi soldi a disposizione? Vallo a spiegare a chi problemi del genere non ne ha...

Unica soluzione, rimaneva il fatto di girare fino a sera per tutti i campeggi in zona, fino a trovarne uno qualsiasi libero, la vacanza non poteva finire così, quindi ci siamo messi in marcia verso qualsiasi cosa sembrasse un campeggio e finalmente, dopo 20 chilometri a sud, abbiamo trovato disponibilità in uno scarno ed economico campeggio vicino al centro di otranto, dove la mattina trovare la strada per la tenda ritornando dal bagno diventava un impresa impossibile, dato la quantità incredibile di tende montate in un fazzoletto di terra, tutte perfettamente incastrate tra di loro.
La sera infatti, si riuscivano a sentire i discorsi di tutti i vicini di tenda, che invece di dormire, chiacchieravano allegramente, suonavano i bonghi, cantavano, urlavano ubriachi, e molte altre manifestazioni poco adatte a conciliare il sonno.
tenda e colazione in campeggio
Dopo aver fatto le prove tecniche di montaggio nel salone di casa di Simona, ci vogliono veramente pochi minuti a picchettare e tirare su una tenda termoregolata modello igloo, cosa che mi lascia perplesso sulla scelta di molte persone di tende che si montano da sole in due o tre secondi semplicemente lanciandole in aria. Non solo per il fatto che tolgono il gusto di campeggiare e montarsi la tenda, ma soprattutto perché diventano dei veri e propri forni crematori, e tutti, nessuno escluso, finiscono col dover dormire con la tenda aperta in compagnia di ogni specie di insetto...
Quindi montaggio della tenda e poi subito via in centro in cerca di un supermercato e di un elettricista per procurarsi la prolunga da campeggio che non era stata prevista nel nostro trasloco di mezza casa in tenda... Gli ultimi 17 metri di cavo elettrico e le due prese rimaste all'elettricista ladro, ci sono costate la stravagante cifrà di 23€, cifra che non avrei pagato neanche per un cavo placcato d'oro, se l'avessi comprato a Roma. Essendo però l'unica alternativa possibile restare senza corrente elettrica, oppure comprarne una in campeggio ad una cifra anche superiore, abbiamo deciso di contribuire all'arricchimento dell'elettricista ladro di Otranto...

Sono state piacevoli le prime notti in tenda e perfino troppo comode, grazie al materassino gonfiabile che abbiamo comprato prima di partire. In una tenda come quella di Simona, non fà ne troppo caldo ne freddo, si sta quasi sempre ad una temperatura fresca, tanto che i poveri sacchi a pelo capaci di resistere alla più rigida temperatura, sono rimasti ben arrotolati nelle loro custodie, a fare da ulteriore cuscino.

Il mal di testa sembra del tutto sparito, e quasi mi stavo rilassando e cominciando a godere la vacanza quando l'auto ha voluto ricordarmi che non meritavo un tale stato di riposo mentale, così oltre ai cerchi in lega deformati da rettificare, è magicamente apparsa una vistosa perdita d'acqua del radiatore, localizzata sotto al blocco motore in un punto non visibile e di difficile accesso. Siamo quindi costretti a viaggiare con una ingente scorta d'acqua, da rabboccare ogni qual volta la temperatura comincia a salire in maniera vertiginosa, oppure ci fermiamo ad un semaforo o in un negozio e l'auto sputa fuori tutta l'acqua...
A questo punto sono quasi convinto che questa auto infernale mi odi, oppure crede di doversene andare in pensione alla giovane età di quindici anni...
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