La più grande battaglia della mia vita è stata quella con la mia timidezza.
Da ragazzo avevo paura a stare in mezzo agli altri, specialmente se si trattava di persone sconosciute.
Dentro me cresceva un ansia ed una paura che mi toglieva il fiato, che mi faceva passare come quello chiuso e riservato.
Quella paura era così forte che anche entrare in un negozio e chiedere qualcosa al commesso diventava un impresa titanica.
Ricordo che a scuola ero terrorizzato dalle interrogazioni, il solo pensiero di dover parlare davanti a tutti mi faceva venire voglia di piangere e scappare via, così spesso finivo per non rispondere, preferendo restare muto ed immobile piuttosto che dover aprire bocca.
Spesso era più facile lasciarsi insultare dai professori piuttosto che affrontare la mia paura ed aprire bocca davanti a tutti.
Oggi non so cosa è successo, in qualche modo ho scacciato via quel demone che mi opprimeva.
Forse è bastato essere costretto a crescere, andare via da casa e cambiare città, capire che avrei dovuto contare solo su me stesso, oppure è bastato capire che in fondo nessuno ha il tempo di stare li ad ascoltare veramente le tue parole.
Nessuno ha il tempo di analizzarle a fondo e di criticarle. Forse è bastato rendersi conto di stare invecchiando e che ad una certa età non potevo più permettermi di avere paura.
Oggi quel demone è quasi scomparso, soltanto di rado, quando sono distratto, lui si presenta, allora mi fermo un attimo a riflettere, poi faccio un respiro profondo e mi dico chi cazzo se ne frega.