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Tempio Haedong Yonggung
416-3, Sirang-ri, Gijangeup, Gijang-gun
Busan 619-902, Corea del Sud
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Jagalchi Market
52 Jagalchihaean-ro,
Nampo-dong, Jung-gu,
Busan, Corea del Sud

Foto


Thumbnail Colazione in hotel a Busan
Thumbnail Metropolitana a Busan
Thumbnail Tempio Haedong Yonggung
Thumbnail Veduta dal tempio Haedong Yonggung
Thumbnail Io bagnato
Thumbnail Abiti alla moda coreana
Thumbnail Jagalchi Market Busan
Thumbnail Mercato pesce Busan
Thumbnail Pesci molo Busan
Thumbnail Strade Busan la sera
Thumbnail Streetfood a Busan
Thumbnail Strade mercato
Thumbnail Torre di Busan dai vicoli cittadini
Thumbnail Cena tipica coreana

Busan

Tempio Haedong Yonggung e mercato del pesce
Colazione in hotel a Busan
E’ una calda, nuvolosa ed umida giornata a Busan in Corea del Sud, un po’ il clima che si riscontra ogni giorno in estate, il sole si nasconde timidamente dietro le nuvole ed abbiamo ancora tutti i panni umidi che decidiamo di stendere in camera.
Quando scendiamo al piano dove servono la colazione ci accorgiamo che è un tantino stentata, ci sono un pò di verdure e c’è del riso bianco, qualche zuppa di alghe e l’acqua per prepararsi il té.
Non credo che moriremo per aver ingerito così pochi grassi a colazione e così ci dedichiamo alla visita della città e dei suoi monumenti.

Per prima cosa vogliamo visitare un tempio che si trova a picco sulle scogliere, pare sia uno dei più belli della Corea e non vogliamo lasciarcelo sfuggire.
La prima impresa della giornata è ritrovare la metropolitana al mattino, ieri non era sembrato così difficile, ma al mattino le strade sembrano diverse, mi lascio convincere dall’ostentata sicurezza di Simona e la seguo per un po’, almeno fino a quando non comincia a guardarsi in torno un pò perplessa ed ammettere che non è più tanto sicura di sapere dove ci troviamo.
Apro allora il santo navigatore, sul santo cellulare e scopro che dobbiamo tornare indietro.

In metro sembra tutto normale, ognuno è immerso nel proprio cellulare e nemmeno si accorge delle altre persone che gli sono intorno, anche io in realtà lo sto usando, ma solo per prendere appunti su quello che mi circonda e che vorrei ricordare.
Le donne indossano tutti dei sandali con strane legature, gli uomini scarpe da ginnastica bianche, quelli con la camicia azzurrina sono lavoratori che indossano qualcosa di comodo.
Un anziano signore indossa un asciugamano da sudore arancione con i bordi Rossi su cui spicca il nome Arnaldo Bassini, chi sarà mai questo stilista italiano famoso in Corea?
Per non restare con il dubbio amletico di essere un ignorante in materia di moda lo cerco su internet e scopro che produce mutante traspiranti ed altri articoli di moda abbastanza diffusi in corea, evidentemente deve aver fatto fortuna all’estero.
Metropolitana a Busan
 Il viaggio in metro non dura pochissimo ed ho tutto il tempo di continuare ad osservare la gente, una mamma con due bambini molto educati che restano seduti in silenzio è l’unica persona a sembrare esterna al mondo virtuale e sociale che offrono i cellulari moderni, anche Simona al mio fianco è immersa nel suo device, infatti quello che si vede è proprio il suo.
Sembrano tutti intontiti dal risveglio mattutino, tanto che sono immobili, solo le ragazze qualche fermata prima di quella dove devono scendere, tirano fuori lo specchietto e l’armamentario e si rifanno il trucco, per poi concludere l’operazione con un bel selfie rituale che immagino finirà su Instagram o simili.
Tempio Haedong Yonggung
Tempio Haedong Yonggung, 416-3, Sirang-ri, Gijangeup, Gijang-gun, Busan 619-902, Corea del Sud Il tempio Tempio Haedong Yonggung, è un capolavoro, non tanto per la sua struttura ma per il fatto che è stato costruito a ridosso di una scogliera in un punto panoramico della frastagliata costa di Busan, o Pusan, come andrebbe pronunciata.

La mole di turisti che arriva al tempio è impressionante e chiaramente non puoi goderti la pace e la tranquillità che normalmente dovrebbe offrire, già dalla stradina che porta al tempio potete rendervi conto di quanto persone ci siano, è una sorta di pellegrinaggio di turisti impazziti che comprano souvenir nei negozi che costeggiano la strada principale.
Devi accodarti alla carovana e farti trasportare sotto ogni attrazione turistica che offre il tempio, perché non ci sono alternative, prima ti lasci portare sotto la statua posta all’ingresso, poi aspetti in coda per affacciarti e lanciare la monetizza nella fontana sottostante e così via tutto il percorso.
Sono così tanti e molesti che ti impediscono perfino di fare le fotografie al paesaggio circostante, io infatti mi ero appostato per un attimo su una scogliera per fotografare il mare e mi hanno chiesto di spostarmi perché dovevano farsi la foto ricordo sotto la statuetta dorata del Buddha.

E’ davvero un tempio eccezionale, le sue statue sono meravigliose, i padiglioni dai tetti spioventi sono bellissimi, il mare che si infrange sulla scogliera contorna ancora più di bellezza tutto quanto ed ogni punto del tempio offre qualcosa di bello e magnifico da vedere, ma non riuscirete a fare una sola foto in cui non ci siano turisti frettolosi che sbucano da ogni angolo della terra, sembrano un esercito di zombie.
E’ un vero peccato che qualsiasi cosa diventi famosa poi debba perdere la sua bellezza per diventare preda della confusione e della curiosità.
Veduta dal tempio Haedong Yonggung
Dopo aver visto il tempio più bello di Corea, secondo quanto scritto su un grande cartello marrone e bianco affisso vicino la tempio e forse anche secondo la nostra esperienza di viaggio in corea, ci prendemmo una delle più grandi fracicate della nostra storia. Seconda solo a quella presa lungo la ciclabile in Austria, quando abbiamo dovuto pedalare per 10 ore sotto la pioggia incessante.
Non avevamo un ombrello ne un Kway ed abbiamo sfidato un diluvio universale preannunciato dal meteo che ci ha ridotto come pulcini tremanti, tanto da avere più nulla di asciutto addosso, nemmeno gli slip. Saremo costretti a comprare degli abiti asciutti o tornare in camera a cambiarci.
Io bagnato
Grondanti di acqua gelida abbiamo sofferto il freddo dei panni zuppi e l’aria condizionata sparata a 16 gradi di autobus e metropolitana, poi ci siamo infilati nel primo ipermercato disponibile dove abbiamo rimediato dei vestiti asciutti, per la modica cifra di 24000 won, circa 20€.
Nel bagno stesso del centro commerciale ci siamo cambiati e ne siamo usciti con questo fantastico abbigliamento alla moda coreana del momento.
Abiti alla moda coreana
Quando siamo usciti dal bagno e ci siamo guardati non riuscivamo a smettere di ridere per l’incredibile bruttezza degli abiti rimediati, eravamo davvero orribili, io avevo rimediato una maglietta grigia che sembrava un pigiama ed un pantaloncino morbido stile hiphop terrificante, Simona, invece, un fantastico vestitino da signora anziana che va al mercato a fare la spesa.

Alla metro due anziani urlavano e si picchiavano, ma nessuno interveniva per separarli, solo una vecchietta spaventata è riuscita a tirare via il marito dallo scontro, lasciando delusa la folla di spettatori che sia stava radunano intorno ai due lottatori. Anche noi a dire il vero siamo rimasti un po’ spiazzati, soprattutto se si considera il fatto che parlando una lingua straniera non abbiamo nemmeno potuto farci spiegare l’accaduto dagli altri spettatori.

Conciati così abbiamo deciso di andare a vedere il mercato del pesce di Busan, uno dei più famosi in Corea.
Il mercato è eccezionale anche nella parte esterna, si sviluppa lungo tutte le strade adiacenti, dove sotto migliaia di ombrelloni abusivi o poggiati su dei teli per terra ci sono anziane signore che vendono pesce di oggi tipo, fresco pescato in giornata, essiccato tra i passanti e le mosche moleste o semi marcio, non manca proprio niente in questo specie di mercato aperto dove sembra che chiunque possa mettersi per terra e vendere quello che ha rimediato.
La parte interna è invece completamente l’opposto, tutti i banchi qui sono pieni di acquari doe il pesce nuota allegramente, tutto è pulito ed estremamente ordinato, è luminoso ed i prezzi sono esposti.

Gli addetti ai banchi indossano delle tutine gialle o rosse e gli stivaletti di gomma e puliscono in continuazione il pavimento tanto che risulta sempre bagnato.
Qui il pesce che compri puoi fartelo pulire ed incartare o mandare al piano di sopra dove ci sono centinaia di ristoranti pronti a cucinarlo. Potete sceglierlo e decidere dove farlo cucinare oppure andare direttamente sopra e sedervi al ristorante, a quel punto contratterete con il cameriere cosa volete mangiare e lui si occuperà di chiamare il banco del pesce al piano inferiore per farsi mandare il pesce fresco pronto per essere cucinato.
Se ordinate un sashimi ad esempio arriverà direttamente pronto per essere mangiato, in modo che il ristorante non debba fare niente se non servirvelo con un pò di riso e le bevande che desiderate.
Il mercato ha una vetrata immensa con vista sul mare e per quanto i prezzi non siano affatto bassi, è pieno di gente che viene qui a mangiare pesce fresco. Ogni piatto può essere ordinato in varie taglie, piccola, medio e grande ed i prezzi vanno dai 70€ ai 200€.

Non è facile capire il menù inglese che è tradotto male e nemmeno completamente, ci siamo fatti aiutare un po’ dalle figure ed un po’ abbiamo indicato quello che prendevano gli altri tavoli.
Per prima abbiamo chiesto un sashimi misto di vari pesci, e devo dire che ci hanno messo molto a farlo preparare ed arrivare, per fortuna che qui ci sono sempre i contorni gratuiti e gli antipasti sottaceto che ci hanno placato la nostra fame durante l’attesa.
Raramente abbiamo mangiato del pesce così fresco e così ci siamo lasciati prendere la mano ordinando anche un’aragosta che ci costerà da sola circa 65000 won.
Il totale del conto è stato di 145.000 won, il pranzo più caro di sempre in Corea, ma eravamo venuti preparati a spendere tanto, sapevamo che non avremmo badato a spese pur di mangiare qualcosa che difficilmente avremmo dimenticato.
Jagalchi Market Busan
Mercato pesce Busan
L’ordine è maniacale e acqua scorre tra le varie cassette e vasche garantendo un ricambio costante e mai stagnante. E’ il mercato ittico più efficiente e bello che abbia visto in vita mia, organizzato anche meglio di quello di Tokyo.
Pesci molo Busan
Qui il mare è pescosissimo, se ti affacci dal molo ci sono banchi interi di pesci che si avvicinano affamati, sono a migliaia, se poi getti qualcosa lo divorano immediatamente litigando tra loro, peggio dei piranha nei film di paura. L’acqua non sembra neanche essere troppo pulita, ma si tratta pur sempre di un molo commerciale dove ci sono moltissime imbarcazioni, gru ed aziende ittiche.

Nelle stazioni metro c’è sempre la possibilità di caricare il cellulare, comprare da mangiare e fare shopping, in tutte le ore del giorno non rimarrete mai senza la carica del cellulare, un servizio utile se siete per strada e non avete tempo di tornare a casa, potete fermarvi magari a mangiare qualcosa e dare una carica al cellulare.
Strade Busan la sera
Nella zona intorno al mercato le strade sono piene di negozi e banchi con cibo a prezzo modico, potete fare la spesa o sedervi a mangiare a ristorante senza spendere troppo, è una vera zona commerciale che si anima di sera con le migliaia di luci delle insegne e gli abitanti che escono per fare una passeggiata serale o per fare un po’ di shopping.
Streetfood a Busan
Il calare della sera segna sempre la trasformazione delle strade in vere e proprie industrie dello street food. Arrivano dal nulla e si accendono le luci delle bancarelle che cucinano qualsiasi cosa, dal pesce fresco alla carne, i Teok (gnocchi di riso in salsa piccante), il pollo fritto, le code di aragosta alla piastra con formaggio. C’è una tale varietà di cibo da strada che vi ci vorrebbe una vita per provare tutto, non vi resta che sedervi su una delle panche e farvi servire qualcosa.

Nei negozi ai lati delle stradine ci sono tantissime sale giochi, alcune occupano interi palazzi, anche le caffetterie dove prendere da bere o mangiare un dolce sono tantissime, c’è solo l’imbarazzo della scelta per una sovraesposizione di odori e tipologie differenti di offerta di cibo ed attrazioni.
Strade mercato
È facilissimo perdersi in questi vicoletti stretti, passando in un attimo da zone che vendono solo cibo da strada a zone dove vendono arredi ed utensili per la casa, per poi finire in strade di venditori di spezie o strade che sembrano un vero e proprio mercato dell’abbigliamento. In un attimo ci si ritrova in posti mai visti prima.
Torre di Busan dai vicoli cittadini
Potreste passarci una settimana a girare e non aver visto niente di tutto quello che offre la vita cittadina qui a Busan e poi improvvisamente, persi senza alcun punto di riferimento, alzare lo sguardo ed essere catturati dalla colorata torre cittadina che svetta altissima tra i negozi e le insegne delle vie mai isolate.

Cominciamo ad avere fame e le bancarelle sono troppo affollate, così come sono affollate le strade chiuse del mercato dove improvvisamente sono arrivati in processione centinaia di banchi di street food piccolissimi che vengono smontati e rimontati all’occorrenza in qualsiasi luogo e che ora affollano e riempiono ogni piccola stradina.
Dal nulla è comparsa una carovana di banchi che si sono posizionati ed illuminati, hanno dato fuoco alle braci ed hanno cominciato a cucinare qualsiasi cosa uno possa immaginare.
Cena tipica coreana
Data l’immensa folla, decidiamo di spostarci in un piccolo locale ai bordi della strada e la scelta si rivela vincente.
Ordiniamo dei Topokki, l’equivalente del maki sushi coreano, ed una ciotola di brodo con tofu fritto, würstel, un mega surimi di pesce ed altre cose simili. Tutto davvero ottimo con un sapore così unico che non riuscirò più a dimenticare.
Anche il prezzo si è rivelato onestissimo, abbiamo pagato un totale di 12.000 win, se confrontata alla spesa di oggi al mercato è davvero bassa, tanto che se dovessimo tornare qui a cena anche domani, avremmo recuperato parte dell’eccesso di spesa di oggi.

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